Berna, 18 agosto 2025
Conferenza stampa del comitato interpartitico «Sì all’abolizione del valore locativo»
Un comitato interpartitico composto da rappresentanti del PLR, Il Centro, Verdi liberali e UDC si batte per l’abolizione del valore locativo. La riforma sgrava il ceto medio – in particolare le giovani famiglie, i primi acquirenti e i pensionati – e abolisce l’imposta su un reddito fittizio, unica nel suo genere a livello internazionale. Nel contempo, i Cantoni possono compensare eventuali perdite fiscali con un’imposta immobiliare sulle abitazioni secondarie. Il comitato interpartitico «Sì all’abolizione del valore locativo» ha presentato i suoi argomenti in occasione di una conferenza stampa.
L’imposta sul valore locativo è l’imposta più ingiusta della Svizzera: le proprietarie e i proprietari immobiliari devono pagare imposte su un reddito che non hanno mai ricevuto. Il consigliere nazionale Gregor Rutz puntualizza: «Questo sistema è ingiusto, penalizza i proprietari di abitazioni a uso proprio e contraddice il mandato costituzionale di promuovere la proprietà d’abitazioni». La consigliera nazionale Daniela Scheeberger aggiunge: «È giunta l’ora di sopprimere finalmente questa imposta assurda».
Un compromesso sostenibile
Dopo annosi dibattiti politici, ora abbiamo una soluzione equa che gode di ampi consensi: elimina un’ingiustizia di lunga data e garantisce che non ne sorgano di nuove. Il consigliere agli Stati Pirmin Bischof ribadisce: «La riforma è un buon compromesso svizzero: è equa, ampiamente sostenuta e nell’interesse dell’intera popolazione».
Sgravio tangibile per pensionati e giovani
Particolarmente colpiti dal valore locativo sono i pensionati che hanno estinto l’ipoteca sulla propria abitazione e non possono più dedurre gli interessi passivi. Con il loro reddito pensionistico, nettamente inferiore rispetto a quello conseguito da chi svolge un’attività lucrativa, finiscono per incontrare ulteriori difficoltà finanziarie. L’abolizione del valore locativo sgrava tuttavia anche i giovani e le famiglie rafforzando le loro possibilità di acquistare un’abitazione di proprietà. La consigliera comunale di Berna Simone Richner conferma: «L’abolizione del valore locativo comporta un notevole sgravio finanziario, sia per gli attuali proprietari sia per la generazione futura».
L’indebitamento non deve più essere premiato
Oggi gli interessi sui debiti sono incentivati fiscalmente, mentre chi riduce i propri debiti ipotecari viene penalizzato. La riforma intende eliminare questo falso incentivo. Il consigliere nazionale Martin Bäumle critica: «Un sistema fiscale che premia l’indebitamento e penalizza una solida gestione finanziaria necessita urgentemente di una riforma». Sottolinea inoltre che i Cantoni potranno continuare a concedere deduzioni per misure di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente – un elemento importante della riforma nell’interesse del progressivo efficientamento energetico del parco immobiliare abitativo.
Senza la riforma il valore locativo e il carico fiscale continueranno ad aumentare
Nella Svizzera occidentale il valore locativo è attualmente ancora basso in molti luoghi, ma può essere alzato in qualsiasi momento. Come è già successo recentemente in diversi Cantoni della Svizzera tedesca. Il consigliere nazionale Pierre-André Page mette in guardia: «Il valore locativo aumenterà se lo Stato necessita di maggiori entrate. Perciò dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi».
L’allarme per le perdite fiscali è riduttivo
L’allarme lanciato dagli ambienti critici riguardo al possibile calo delle entrate fiscali non tiene conto né dei possibili introiti derivanti dall’imposta sugli immobili, né del costante aumento delle imposte sugli utili da sostanza immobiliare. Il consigliere nazionale Markus Ritter precisa: «Con l’imposta immobiliare i Cantoni a vocazione turistica ottengono uno strumento in grado di compensare le perdite fiscali». Possono decidere autonomamente se introdurre o meno un’imposta immobiliare sulle abitazioni secondarie ad uso proprio e come configurarla, perfettamente in linea con il federalismo.
Insieme per l’equità fiscale e un migliore accesso alla proprietà d’abitazioni
La riforma sopprime un’imposta iniqua, elimina i falsi incentivi all’indebitamento privato e rafforza il federalismo. Il consigliere nazionale Paolo Pamini riassume: «Con un Sì all’imposta immobiliare sulle abitazioni secondarie si sopprimerà anche il valore locativo: i due progetti sono indissolubilmente legati tra loro». Perciò bisogna dire Sì all’imposta immobiliare sulle abitazioni secondarie. SÌ a imposte giuste.