Contenuto della riforma
Abolire l’imposta sul valore locativo
L’imposizione fiscale sulla proprietà immobiliare attuale è ingiusta. Penalizza i proprietari di immobili e grava su famiglie e anziani.
Con il valore locativo i proprietari di immobili pagano su un reddito che non percepiscono.
Il valore locativo è un introito che si potrebbe ottenere affittando la propria casa o il proprio appartamento. Questo introito non esiste. È completamente inventato.
Questa ingiusta imposta sul valore locativo grava su tutti coloro che possiedono, desiderano acquistare o ereditare un immobile. Il valore locativo penalizza i sogni abitativi di inquilini e inquiline.
Secondo la Confederazione le persone a basso reddito sono maggiormente colpite. Spesso si tratta di famiglie o pensionati. L’onere fiscale che grava sugli anziani è problematico, poiché la proprietà immobiliare fa parte della previdenza per la vecchiaia.
È ora di abolire il valore locativo!
Obiettivi della riforma
Più equità, più responsabilità individuale
Oggi lo Stato incoraggia l’indebitamento dei privati. Il valore locativo penalizza tutti coloro che rimborsano i propri debiti.
La proprietà immobiliare è un pilastro importante della previdenza per la vecchiaia. L’abolizione dell’imposta sul valore locativo rafforza la responsabilità individuale. L’abolizione del valore locativo garantisce così un alloggio sicuro nella terza età.
La riforma dell’imposizione della proprietà immobiliare, attesa da tempo, introduce importanti incentivi:
- con la deduzione per i primi acquirenti viene promosso, in modo mirato, l’acquisto di una proprietà abitativa.
- Viene eliminato l’assurdo incentivo fiscale all’indebitamento.
- Chi ripaga i propri debiti in futuro non sarà più penalizzato.
Questa riforma equilibrata ed equa rafforza tutti coloro che si assumono le proprie responsabilità.
Sopprimere finalmente l’imposta sul valore locativo
Elementi principali della riforma
La riforma dell’imposizione sulla proprietà abitativa è equa. Essa comprende gli elementi seguenti:
- Abolizione dell’imposta sul valore aggiunto per la residenza primaria e secondaria abitata dal proprietario.
- Deducibilità dei costi di manutenzione per la residenza primaria e secondaria con le seguenti eccezioni:
○ I cantoni possono mantenere le deduzioni per le misure di risparmio energetico, protezione dell’ambiente e per le spese di demolizione
○ La deduzione per i lavori di cura dei monumenti storici restano deducibili a livello federale e cantonale.
- Le spese di manutenzione in caso di immobili affittati o locati restano deducibili così come la deduzione proporzionale degli interessi passivi.
- Limitazione delle deduzioni degli interessi passivi privati.
- Deduzione speciale per i primi acquisti di residenze primarie, valido per la durata di 10 anni.
L’abolizione dell’imposizione sul valore locativo è più che necessaria. Chiunque possieda o desideri acquistare un immobile non deve più essere penalizzato dallo Stato.
Cosa bisogna sapere
Approvare il decreto federale, abolire il valore locativo
La riforma del sistema di imposizione della proprietà abitativa comporta due oggetti:
- Oggetto A:
“Decreto federale sul cambiamento del sistema di imposizione della proprietà abitativa” (abolizione del valore locativo) - Oggetto B:
“Decreto federale concernente l’imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie”
Si voterà unicamente sull’oggetto B. Chi desidera finalmente abolire l’ingiusto valore locativo, deve quindi votare a favore dell’oggetto B (decreto federale). I due oggetti sono tuttavia collegati.
Il decreto federale sull’imposta immobiliare cantonale (oggetto B) da ai cantoni la possibilità di introdurre un’imposta sulle abitazioni secondarie ad utilizzo proprio. Questo è rilevante in particolar modo per i cantoni di montagna che ospitano molti alloggi secondari.
Se un’imposta di questo tipo sarà realmente introdotta sarà deciso dai cantoni stessi.
Voti SÌ al decreto federale. In questo modo il valore locativo verrà abrogato.
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Domande e risposte
Cosa c’è veramente dietro le affermazioni degli oppositori? Qui sfatiamo i miti più comuni sull’abolizione del valore locativo, basandoci sui fatti e in modo facile da capire.</3h>
Il rapporto tra proprietario e inquilino
Falsa affermazione: L’abolizione del valore locativo è ingiusta.
Risposta corretta: Ingiusta è la situazione odierna con il valore locativo. I proprietari di immobili devono pagare imposte su un valore fittizio – su un reddito che nemmeno esiste. Questo è ingiusto. Lo Stato oggi punisce con un’imposta le persone che ripagano l’ipoteca – anche questo è ingiusto. Per gli inquilini la proposta non è ingiusta. Al contrario, anche gli inquilini beneficeranno dall’abolizione. La proprietà di un’abitazione diventerà più interessante, in particolar modo per le persone con redditi medi. L’abolizione dell’imposta sul valore aggiunto è parte di un cambiamento di sistema più ampio. Non sparirà solo l’ingiusta imposta sul valore aggiunto ma anche le deduzioni per i proprietari. La riforma è equilibrata ed equa.
Falsa affermazione: L’abolizione del valore locativo privilegia i proprietari rispetto agli inquilini in termini di tassazione.
Risposta corretta: Questo è erroneo. L’abolizione del valore locativo elimina un’ingiustizia insensata. Il cambiamento del sistema di imposizione della proprietà abitativa porta a una maggiore equità per i proprietari anziani e per quelli senza debiti. Allevia inoltre l’onere delle famiglie che possono permettersi e mantenere a malapena la loro proprietà. Importante: secondo la Confederazione, saranno soprattutto i proprietari di immobili a basso reddito a beneficiare dell’abolizione del valore aggiunto.
Falsa affermazione: Con la riforma, i proprietari hanno un vantaggio sugli inquilini.
Risposta corretta: Questo non è corretto. Al contrario: lo svantaggio per i proprietari sarà eliminato. Con il valore locativo viene tassato un reddito che non esiste. Gli inquilini non pagano imposte su un reddito che non esiste. Inoltre, la riforma è equa ed equilibrata. Non solo sarà abolito l’ingiusto valore locativo, al contempo sarà abolita anche la deduzione per la manutenzione e la deduzione degli interessi ipotecari sarà notevolmente ridotta.
Falsa affermazione: L’abolizione del valore locativo è ingiusta, perché i proprietari di immobili hanno di regola redditi più elevati degli inquilini.
Risposta corretta: L’affermazione non coglie il nocciolo della questione del valore locativo. Il valore locativo è ingiusto per tutti coloro che hanno un reddito basso e che a malapena riescono a mantenere la loro proprietà abitativa. La Confederazione ha esaminato l’effetto distributivo dell’abolizione dell’imposta sul valore locativo ed è giunto alla conclusione che l’abolizione di questo ingiusto valore locativo andrà in particolare a beneficio dei redditi bassi. L’attuale imposta sul valore locativo danneggia in particolare le pensionate e i pensionati. Mette in pericolo la possibilità di avere una vita serena in età avanzata. I beneficiari di AVS che hanno lavorato tutta la vita e hanno ripagato l’appartamento o la casa, con l’imposta sul valore locativo sono costretti alla rovina finanziaria. Oggi, il valore locativo si mangia il loro piccolo reddito. Non è giusto. Anche gli inquilini ne traggono vantaggio, perché al momento dell’acquisto di un’abitazione di proprietà oggi il valore locativo rappresenta un notevole onere aggiuntivo. Inoltre, la promozione della proprietà d’abitazioni alleggerisce il mercato delle abitazioni in affitto.
Giustizia sociale ed effetti distributivi
Falsa affermazione: È particolarmente riprovevole che anche le seconde abitazioni siano esentate dal valore locativo.
Risposta corretta: Appunto no. La riforma prevede che i Cantoni possano introdurre una nuova imposta fondiaria sulle abitazioni secondarie – a compensazione alla perdita di gettito fiscale derivante dall’imposizione del valore locativo.
Falsa affermazione: In tempi in cui molte persone non possono permettersi di possedere un’abitazione di proprietà, l’abolizione del valore locativo aumenta il divario tra proprietari e inquilini.
Risposta corretta: No, non è attualmente il caso. L’abolizione del valore locativo elimina la disparità di trattamento. Oggi, i proprietari pagano imposte su un reddito fittizio, mentre gli inquilini non devono pagare imposta su qualche cosa di paragonabile. La riforma crea regole uguali per tutti.
Perdita di entrate per Confederazione, Cantoni e Comuni
Falsa affermazione: L’abolizione del valore locativo comporterebbe notevoli perdite di gettito fiscale per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni.
Risposta corretta: La riforma abolisce un’imposta ingiusta. E questo è giusto ed equo. È sbagliato parlare di perdita di reddito in modo generalizzato. Saranno possibili sia introiti aggiuntivi che ridotti. L’impatto finanziario del cambiamento di sistema dipende dai tassi di interesse. In caso di tassi di interesse superiori al 3,0 per cento, il cambio di sistema genera allo Stato delle entrate aggiuntive. Il calcolo dell’Amministrazione federale delle contribuzioni si basa su uno scenario di tassi d’interesse (circa 1,5 percento). Con l’aumento dei tassi d’interesse ipotecari, oggi le deduzioni aumentano, il che riduce il gettito fiscale. Importante: anche in caso di calo dei tassi d’interesse, molti proprietari di casa devono far fronte per anni a tassi d’interesse alti. Questo significa che la possibilità di deduzione e le perdite fiscali, in caso della perdita del valore locativo, saranno ridotte. Nel complesso, la riforma porta maggiore stabilità alle casse pubbliche. Il gettito fiscale non dovrebbe dipendere dai tassi di interesse ipotecari. Inoltre, la riforma ridurrà l’onere burocratico per lo Stato.
Falsa affermazione: Solo a livello federale ci saranno perdite fiscali di 430 milioni di franchi. È inaccettabile.
Risposta corretta: Un discorso generico sulle perdite fiscali è parziale e sbagliato. A dipendenza dal livello dei tassi d’interesse per la Confederazioni si prevedono addirittura delle entrate aggiuntive. Anche se il disavanzo di 430 milioni di franchi dovesse concretizzarsi, si tratterebbe dello 0,6% del bilancio federale 2024 che ammonta a circa 80 miliardi di franchi. Si tratta di un importo che rientra nel quadro di un’imprecisione di bilancio e non rappresenta un problema strutturale.
Falsa affermazione: La perdita fiscale per Confederazione, Cantoni e Comuni dovuta all’abolizione del valore locativo è troppo elevata.
Risposta corretta: La riforma è equilibrata ed equa. Con un tasso d’interesse del 3,0 per cento, la riforma genera addirittura entrate supplementari. Anche se al momento i tassi d’interesse ipotecari sono mediamente più bassi, creare un allarmismo generale per la perdita di gettito è completamente fuori luogo. I Cantoni che prevedono delle perdite fiscali elevate hanno la possibilità di riscuotere un’imposta cantonale sulle residenze secondarie. Queste entrate supplementari non sono considerate nel calcolo della Confederazione.
Falsa affermazione: I tagli alle spese federali toccheranno l’AVS, le assicurazioni sociali, l’istruzione, la ricerca e l’agricoltura.
Risposta corretta: No, non si può parlare di tagli drastici a importanti compiti della Confederazione. Gli effetti saranno molto limitati, anche tenendo conto dei bassi tassi d’interesse attuali (circa l’1,5 per cento). A livello federale, solo lo 0,6% dei ricavi è toccato. Si tratta di un budget di oltre 80 miliardi di franchi l’anno.
Falsa affermazione: A causa dell’abolizione del valore locativo, i Cantoni devono aumentare le imposte.
Risposta corretta: No, gli aumenti delle imposte non sono necessariamente una conseguenza dell’abolizione dell’ingiusto valore locativo. Il valore locativo sarà sì abolito, ma anche le detrazioni per la manutenzione saranno abolite e le deduzioni degli interessi saranno notevolmente limitate. Pertanto, le perdite fiscali saranno limitate anche in caso di tassi di interesse bassi. In caso di tassi d’interesse più elevati, il cambiamento di sistema porta addirittura a entrate aggiuntive per il settore pubblico. La perdita di entrate è leggermente maggiore per i cantoni a vocazione turistica nei quali si trovano molte case secondarie. Tuttavia, nell’ambito della riforma, questi cantoni in caso di necessità potranno riscuotere un’imposta sulla proprietà sulle seconde case.
Falsa affermazione: A causa dell’abolizione del valore locativo, i Cantoni devono ridurre le spese per la formazione e l’assistenza sociale.
Risposta corretta: No, non è il caso. A seconda del livello dei tassi d’interesse, l’abolizione dell’ingiusta imposta fantasma sulla proprietà porta addirittura a entrate aggiuntive per lo Stato. Questo significa che l’allarmismo a tappeto non è affatto giustificato.
Perdita delle deduzioni fiscali per ristrutturazioni e interessi
Falsa affermazione: L’abolizione del valore locativo è associata alla soppressione delle deduzioni possibili ad oggi, in particolare la deduzione per la manutenzione degli immobili e la limitazione o l’annullamento della deduzione degli interessi. Per i proprietari significa perdere importanti possibilità di sgravi fiscali.
Risposta corretta: Sì, alcune deduzioni saranno abolite, ma scompare anche il valore locativo. E questo significa un notevole sollievo per molti proprietari. Chi riduce i debiti o mantiene con cura la propria proprietà si trova ora in una situazione di svantaggio fiscale. La riforma crea più giustizia: viene tassato solo il reddito reale, non il fabbisogno nella propria casa. Lo “sgravio fiscale” spesso invocato tramite le detrazioni era in realtà un incentivo discutibile a contrarre debiti. La riforma premia una sana gestione economica e crea a lungo termine una maggiore libertà finanziaria per i proprietari. Questa è da considerarsi una politica fiscale onesta e sostenibile. Inoltre, a beneficiare delle detrazioni attuali sono soprattutto i proprietari che investono ogni anno somme considerevoli nella manutenzione della propria casa, spesso proprio pari al valore locativo. Chi invece investe meno o nulla, ad esempio perché non dispone dei mezzi finanziari necessari, non ottiene quasi alcun vantaggio fiscale. La riforma tiene conto anche di questa realtà e alleggerisce il carico fiscale di tutti.
Falsa affermazione: Ad oggi, i proprietari di immobili potevano dedurre le spese di manutenzione, ristrutturazioni e efficientamento energetico dalle imposte. I diffidenti affermano che questo, a lungo termine, potrebbe portare ad una svalutazione degli immobili.
Risposta corretta: Anche senza detrazioni fiscali, la manutenzione e la ristrutturazione rimangono nell’interesse dei proprietari perché vanno a favore del valore dell’immobile e garantiscono la qualità abitativa. Nessuno lascia che la propria casa cada in rovina solo perché l’incentivo fiscale è scomparso. Inoltre, i Cantoni possono continuare a mantenere le detrazioni per le ristrutturazioni di efficientamento energetico. Gli investimenti che aumentano il valore rimarranno deducibili anche nell’ambito dell’imposta sugli utili immobiliari, già oggi non sono deducibili dall’imponibile.
Falsa affermazione: L’abolizione della possibilità di detrazione per la manutenzione colpisce il settore edile perché i proprietari investiranno di meno.
Risposta corretta: La deduzione per manutenzione non è mai stata il principale motore del settore edile: gli investimenti immobiliari sono effettuati principalmente per il mantenimento del valore, il comfort e l’efficienza energetica, non per le detrazioni fiscali. I proprietari continuano a investire per garantire il valore della loro proprietà. Inoltre, la deduzione dei costi di manutenzione sarà abolita solo per gli immobili a uso proprio, ma non per gli immobili a reddito e gli immobili aziendali. Bauenschweiz calcola la quota dei lavori di manutenzione che preservano esclusivamente il valore delle abitazioni di proprietà solo intorno al 3,5 per cento del totale degli investimenti edilizi annui. I Cantoni, inoltre, possono continuare a sostenere le ristrutturazioni per l’efficienza energetica mantenendo le possibilità di deduzione e tramite programmi di sovvenzione mirati. L’abolizione del valore locativo alleggerisce l’onere per i proprietari di abitazioni. E se hanno più soldi in tasca, tendono a investire di più negli immobili. Anche le imprese di costruzioni ne beneficeranno.
Falsa affermazione: Se i lavori di manutenzione non potranno più essere detratti a livello fiscale, aumenterà il lavoro in nero. I proprietari non avranno più interesse a fatture ufficiali.
Risposta corretta: Questo è un argomento fasullo. La lotta contro il lavoro nero è una questione di controllo e di applicazione della legge. L’incentivo al lavoro in nero lo si trova in paesi con un’imposta sul valore aggiunto molto elevata. In Svizzera l’imposta sul valore aggiunto è relativamente bassa. Molti proprietari richiedono fatture per motivi di garanzia o assicurazione. Soprattutto i lavori per la protezione antincendio e le ispezioni elettriche, nonché per le garanzie di costruzione in caso di difetti, necessitano di prove. Gli investimenti che aumentano il valore devono inoltre continuare a essere documentati in modo da poter essere detraibili dall’imposta sugli utili da sostanza immobiliare. Chi vuole qualità punta sui professionisti e non all’evitare le ricevute.
Falsa affermazione: Gran parte dei costi di manutenzione deducibili è riconducibile a ristrutturazioni per l’efficienza energetica. In caso di approvazione della revisione, queste deduzioni non saranno più possibili a livello federale.
Risposta corretta: La protezione del clima e dell’ambiente resterà un obiettivo centrale, anche con la riforma. È vero che le detrazioni per le ristrutturazioni energetiche vengono eliminate a livello federale e solo per quanto riguarda gli immobili ad uso proprio nel patrimonio privato. Allo stesso tempo, i Cantoni manterranno la loro competenza per continuare a promuovere tali investimenti, e molti lo stanno già facendo con programmi mirati che sono più efficaci delle deduzioni fiscali forfettarie. Saranno inoltre disponibili finanziamenti, sovvenzioni e programmi di finanziamento che avranno un effetto più mirato dei vantaggi fiscali indiretti.
Falsa affermazione: I proprietari che hanno costi deducibili alti si considerano dei perdenti.
Risposta corretta: Ogni riforma comporta dei cambiamenti. Il sistema attuale favorisce proprietari fortemente indebitati e coloro che ristrutturano in modo massiccio a scapito dei proprietari che mantengono i loro immobili liberi da debiti e in buone condizioni. La riforma alleggerisce il carico fiscale dei proprietari che gestiscono i loro beni in modo oculato e semplifica il sistema. Anche i proprietari che necessitano di investimenti ne beneficeranno sul lungo periodo, grazie alla sicurezza della pianificazione, alla chiarezza e ai programmi di promozione mirati dei Cantoni. È inoltre importante notare che l’eliminazione del valore locativo allevierà l’onere per i proprietari per l’intera durata della proprietà dell’immobile e non negli anni in cui è necessario rinnovarlo.